Trading Sportivo: skills, capacità e competenze dei veri Sport Trader.
Il post di oggi è dedicato alla figura dello Sport Trader.
O, per dirlo in italiano, dell’analista sportivo.
Sono termini diventati di uso piuttosto comune negli ultimi tempi:
- in molti sognano di trasformare “lo sport più amato del mondo” nel proprio lavoro.
Ti indicherò quindi le capacità e le competenze che – a parer mio – dovrebbe avere chi ambisce a questo obiettivo.
(Avvertenza: questo articolo – come tutti gli altri presenti sul blog – ha uno scopo esclusivamente informativo e non intende promuovere o incentivare il gioco d’azzardo. Le strategie e le informazioni descritte sono condivise per consentire una scelta consapevole e responsabile da parte degli utenti, nel rispetto del Decreto Dignità e delle linee guida AGCOM sulla pubblicità del gioco d’azzardo. Ti consiglio quindi di fare test simulati prima di investire denaro, per familiarizzare con le strategie e valutare i risultati in modo oggettivo. Gioca responsabilmente e ricorda che il gioco comporta un rischio economico.)
Nelle prossime righe vedremo anche alcune strategie.
Tecniche classiche del Betting Exchange, sicuramente già note a molti.
Penso sia comunque utile esporle, per chi ancora non le padroneggia come vorrebbe.
In tal senso ti consiglio di aggiungere alle tue letture la guida presente qui sul blog:
Vorrei, infine, fare un po’ di chiarezza.
Su cosa?
Su un aspetto che considero ambiguo.
Un elemento sempre più predominante nel modo di comunicare, soprattutto sui social:
- il marketing ingannevole nascosto dietro alcune tematiche.
A Roma, città in cui sono nato, c’è un modo di dire:
- “parla come magni“.
Tradotto: parla in modo chiaro, racconta le cose come stanno.
Inizierei proprio da qui.
Sport Trader: comunicare in modo ambiguo fa male al Trading Sportivo.
Quello che sto per dire, a qualcuno, potrebbe non piacere.
Sugli investimenti sportivi si sta infatti verificando qualcosa che è già avvenuto in passato:
- l’omissione di una verità palese.
Si raccontano le cose in modo ipocrita, trasformandole in bugie.
Anni fa sono stato tra i primi a spiegare che il 99% dei gruppi “gratis” su Telegram, non sono veramente gratis.
L’opposto, costano caro.
Perché i tipster che li gestiscono guadagnano con le revenue share.
Ossia con le perdite di chi li segue.
E’ il motivo per cui propongono sempre quote molte alte:
- più le persone perdono, più loro guadagnano.
Ora non è che io sia un illuminato, o che fossi l’unico a saperlo.
Eppure nessuno ne parlava apertamente.
Oggi noto un atteggiamento simile, su un aspetto diverso.
Nessuno racconta, in modo chiaro, la realtà dei fatti.
Quello del betting è infatti un ambiente fortemente borderline.
Tantissime persone lo vivono in modo sano.
Ma altrettante, più ingenue e facili da raggirare, sono spesso a rischio.
Non solo di essere truffate.
Ma anche di perdere cifre che possono diventare considerevoli.
Soprattutto se fuorviate da chi comunica in modo ambiguo.
Lo avrai notato anche tu.
Su Instagram, Facebook, TikTok è in atto un bombardamento quotidiano di messaggi come:
- usa l’investimento sportivo per guadagni facili e regolari;
- ottieni % di vincita molto alte in modo automatico;
- guadagna mentre ti diverti con lo sport (e senza pagare le tasse);
- raggiungi facili profitti matematici con rischi pari allo zero;
- ecc.
Chi ieri si definiva tipster e “disintegrava” i bookmakers ad ogni schedina, oggi è diventato trader e fa investimenti come se fosse Warren Buffet.
Ieri piazzava la bomba, la quota 100, il missile.
Oggi fa l’investimento.
E appare tutto così sicuro, facile, automatico.
Non ci si pagano nemmeno le tasse.
Fan-ta-sti-co!
Raccontata in questo modo sembra che lo Sport Trader, facendo “investimenti” invece che “scommesse”, non corra rischi.
Non si perde mai.
Si vince e basta.
Giusto?
Mi dispiace fare il guastafeste, ma NO.
Non è proprio così.
Trading Sportivo automatico e senza rischio: è realmente così facile?
Sarò malfidato.
Ma chi la racconta troppo facile in merito ai soldi, fa sempre scattare il mio fuffa-allert.
E visto che alle mega-vincite dei gruppi “gratis” non abbocca più quasi nessuno, ora si è passati all’inquinare la comunicazione anche nel mondo degli investimenti sportivi.
Descrivendoli come facili, totalmente privi di rischi, automatici, ecc.
Ragioniamo.
Ti basti pensare all’aspetto più banale dell’Exchange:
nel trading sportivo non si gioca contro il bookmaker, ma contro altri sport trader.
C’è il backer, la persona che punta su un esito credendo che si verificherà.
E c’è il layer, il giocatore che banca quello stesso esito immaginando invece che non si verifichi.
Per forza di cose, se uno vince, l’altro perde.
E’ matematico.
Va da se che divulgare il concetto:
“con il trading sportivo si guadagna senza rischi.”
..è falso.
Che lo si chiami trading, scommessa, pronostico, investimento o “Peppino”, esiste la possibilità di perdere.
E difficilmente si otterranno risultati positivi senza le giuste competenze e capacità.
Quali?
Nulla di inarrivabile.
Non parliamo di fisica quantistica, o di costruire razzi per andare sulla luna.
Sono le stesse abilità necessarie per le scommesse tradizionali:
- saper analizzare le partite attraverso statistiche, allibramenti e drop;
- conoscere il giusto valore da attribuire alle quote, per trovare quelle di valore;
- saper gestire il budget in modo professionale, anche quando si usano pochi euro;
- evitare di fare scelte (che siano “investimenti” o “schedine“) troppo avventate e rischiose, per cercare di velocizzare il proprio guadagno.
Nella nostra Community ci sono migliaia di persone così.
Hanno un approccio corretto, ragionato e consapevole: sanno ciò che fanno, e riescono quindi a togliersi delle piccole/grandi soddisfazioni.
Dovremmo dunque chiamarci trader, scommettitori o in che altro modo?
Personalmente – se proprio devo essere costretto a scegliere un’etichetta – mi definirei analista.
Perché la competenza fondamentale è quella:
- saper analizzare le partite.
Trading Sportivo vs Betting Tradizionale: quale è meglio?
Domanda interessante.
Non esiste un migliore o peggiore in termini assoluti.
La preferenza è dettata più che altro da fattori personali, come ad esempio il tempo che si ha a disposizione.
Con il trading si lavora molto live, quindi potrebbe essere necessario dedicargliene di più.
Ma anche nelle giocate classiche è opportuno seguire live, per intervenire al momento opportuno.
Anche il budget è una discriminante a cui fare attenzione:
- non sarà facilissimo fare trading se si parte con meno di 50€, ma ci si può provare se ci si accontenta di muovere piccole somme.
Non c’è dunque una risposta che vada bene per tutti.
Le scommesse sportive, siano esse investimenti o classiche, sono una realtà fluida, adattabile alle proprie esigenze ed ambizioni.
Ci sono partite praticamente tutti i giorni, per quasi 365 giorni l’anno.
E’ possibile concepire il proprio piano di gioco in mille modi differenti.
Occorre però sapere quel che bisogna fare, perché non si vince per caso o in automatico.
Vorrei condividere alcune testimonianze, molto recenti, per spiegarti cosa intendo.
Leggi queste e-mail.
Sono due ragazzi della nostra Community.
Come li definiresti?
Scommettitori?
Non sono analisti, solo perché hanno giocato in multipla?
Io penso che siano davvero degli ottimi analisti.
Ti mostro anche un “esperimento” che ho fatto personalmente.
Trovando la loro strategia “Over delle Favorite” interessante, ho voluto provarla io stesso.
Ho scelto l’Over 2.5 dello Sporting un giorno, e quello del Trabzonspor un altro.
Dopo aver analizzato i match, se li si ritiene effettivamente validi per l’Over 2.5, ci sono due opzioni:
- col trading si punta Over 2.5 per fare una bancata dopo il primo gol (in entrambi i match avvenuto in meno di 10 minuti);
- col betting classico si può optare per una singola da Over 2.5, oppure un cashout, o la si può abbinare ad altre partite per raddoppi o multiple.
Ora ti faccio una domanda.
Secondo te, l’analisi di queste partite, sarebbe stata differente in base al loro utilizzo?
Cioè:
- se faccio trading è da Over, mentre se faccio schedine classiche diventa da Under?
Ovviamente no.
Un match da Over, è un match da Over.
Indipendentemente se lo giochi in singola, multipla, raddoppio, investimento, ecc.
Non solo.
Anche le “nozioni” con cui si studia restano invariate.
In qualunque modalità si giochi.
Non è che per il trading studi quote e statistiche, mentre per il tradizionale analizzi altra roba.
Perché c’è un concetto, importante, che vorrei fosse chiaro:
scommessa tradizionale o scommessa Exchange, sono solo DIFFERENTI MODALITA’ di gioco.
Per aumentare le tue probabilità di vincere, con l’una tanto quanto con l’altra, devi saper analizzare le partite.
Poi si può fare trading sportivo giocando in singola.
O dedicarsi al betting tradizionale, con multiple e raddoppi.
E si possono fare anche entrambe le cose, visto che non si escludono a vicenda.
La nostra Community è un ottimo esempio di tale ambivalenza.
Indipendentemente dal “come giocare”, in tantissimi ottengono risultati perché hanno imparato a:
- analizzare le partite (quote, statistiche, allibramenti e drop);
- gestire il budget.
L’analisi dei dati serve a farsi un’idea sulle reali probabilità che un esito si verifichi.
La gestione del budget serve invece ad evitare che i normali errori di valutazione – che capitano a tutti – compromettano l’intero percorso delle nostre giocate.
La mentalità di un trader, solitamente, è più analitica.
Ma, anche uno scommettitore consapevole, non è uno sprovveduto.
In entrambi i casi l’aspetto mentale è il primo tassello per iniziare a fare soldi con le scommesse sportive.
Il resto è solo marketing (ingannevole).
Strategie comunicative usate per far credere che esistano metodi automatici per fare soldi, magari senza capirne nulla.
Il che, ovviamente, è davvero poco probabile.
Trading Scommesse Sportive: le strategie più note del Trading.
Passiamo ora ad analizzare alcune delle strategie di trading più conosciute.
Possono esserti utili per iniziare.
O per apprendere alcuni spunti, da riutilizzare poi in modo autonomo.
Scalping Trading: strategia 1.
Lo avrai sicuramente sentito nominare.
Letteralmente si traduce in scalpello oppure, estendendone il significato, strappo.
E’ definito così perché la strategia si basa su movimenti minimi delle quote.
Effettuando molte operazioni in poco tempo, si guadagna sulle piccole differenze di quota tra il punta e il banca.
Richiede grande concentrazione, liquidità medio-alta e occorre dedicargli diverso tempo se si vuol ottenere un riscontro economico che valga la pena.
Esempio.
Immagina di puntare 100 euro su una squadra vincente a quota di 2.10.
Quando la quota scende a 2.05, bancando la stessa squadra, ottieni un guadagno dalla differenza di quotazione (circa 2,50 €).
Ripetendo questa operazione più e più volte, in una partita o in più partite, il guadagno può diventare rilevante.
Tutte le partite vanno bene per questa tecnica?
Ovviamente no.
Devi sapere scegliere le squadra favorite, così che sia più facile il verificarsi del calo di quota.
Trading Pre-Match: strategia 2.
Il trading pre-match consiste nello sfruttare le variazioni delle quote prima dell’inizio di un evento.
Si punta e si banca un esito prima che la partita cominci.
Anche in questo caso, il guadagno o la perdita si basano sulle variazioni della quotazione scelta.
Esempio.
Si punta su una squadra diversi giorni prima, quando la quota è alta (ipotizziamo 2.50).
Se col passare del tempo la quota subisce un drop (magari a 2.20), si banca quella stessa squadra.
Con il gap che si crea tra le due quote (0.30 da 2.50 a 2.20) otteniamo un utile senza che la partita abbia inizio.
Occorre seguire il mercato per valutare il momento opportuno in cui fare la propria scelta e, naturalmente, saper studiare i match per scegliere quelli adatti.
Trading Scommesse Sportive – Stop Loss: strategia 3.
Lo stop loss è una strategia di gestione del rischio indispensabile per ogni trader.
Consiste nel fissare una “soglia massima” di perdita accettabile, in modo da chiudere automaticamente la giocata quando la partita sta andando contro la tua previsione.
Piccola parentesi.
Il fatto che esiste una strategia simile dovrebbe farti ulteriormente capire che è falsa la narrazione del “senza rischi“.
Si tratta, in sostanza, di una perdita “ragionata”.
Come concetto non è così lontano dal fare una copertura su una schedina tradizionale, o dall’effettuare un cashout negativo.
Lo “scommettitore consapevole” e il “trader“, non sono entità diverse.
Sono la stessa persona, con le medesime capacità, che gioca in modalità differenti.
Esempio.
Hai puntato 100 euro su una quota 3.00 che – per qualunque motivo – sale a 3.50.
In questo caso la tua perdita potenziale aumenta.
Chiudendo in anticipo, limiti la perdita e cerchi di evitare che salti l’intera puntata.
Trading Sportivo strategie sui Gol: strategia 4.
Il trading sul gol è una pratica molto popolare.
Si basa sulle significative variazioni delle quote che avvengono subito dopo una rete.
Nella nostra Community ci sono – letteralmente – decine di metodi per imparare ad analizzare bene Over e Gol.
Eppure non siamo un gruppo che si dedica esclusivamente al trading.
Anzi, il progetto è nato quando il concetto di investimenti sportivi neanche esisteva.
Ma come spero ormai ti sia chiaro, il calcio è calcio.
Se si impara ad analizzarlo, la modalità di giocata è solo una scelta effettuata sulla base delle proprie preferenze personali.
Esempio.
Un caso-studio potrebbe essere ciò che abbiamo visto poco sopra con lo Sporting e con la squadra turca.
E’ un metodo semplice:
- si punta Over 2.5 prima dell’inizio della partita;
- si banca lo stesso esito dopo il primo gol, nel momento in cui la quota dell’Over crolla.
Facilissimo.
A patto, naturalmente, di saper studiare gli Over.
Perché, se si punta sulla partita sbagliata, il discorso cambia.
Questa è una delle decine di singole vinte con la mia strategia Easy Over:
- perfetta tanto per il tradizionale quanto per l’Exchange.
Lay the Draw (bancare il pareggio): strategia 5.
La così detta “Lay the Draw” è una tecnica classica del trading.
Consiste nel bancare il pareggio all’inizio di una partita, e puntare sullo stesso risultato quando le quote aumentano.
Esempio.
Si banca un pareggio con responsabilità 100€ a quota 3.50 pre-match.
Quando una delle due squadre segna, e il pareggio sale intorno a quota 5.00, si puntano 70€ sulla X.
Così facendo si ottiene un utile indipendentemente dal risultato finale.
Essendo un tecnica molto usata, sul blog ne abbiamo già parlato.
E il riscontro ottenuto è notevole:
Anche per questa strategia, ciò che conta davvero, è saper scegliere le partite adatte: quelle in ci sia una favorita che ci si aspetta vada in vantaggio, magari già nel primo tempo.
Come si trovano partite così?
E’ sempre la stessa storia 🙂
Imparando ad analizzarle, perché nel betting non esistono trucchi o segreti.
Sport Trader pronostici e analisi: le mie conclusioni.
Siamo giunti quasi alla fine di questo lungo post.
Spero di aver messo sufficientemente in luce pregi e difetti sull’argomento.
Anzi.
Potrebbe quasi sembrare che abbia voluto calcare più gli aspetti negativi di quelli positivi.
In verità non è così.
Spiegare apertamente che:
per ottenere dei buoni risultati è necessario imparare competenze come l’analisi di statistiche, quote e budget, non lo considero un aspetto negativo.
Viene percepito come tale solo da chi è alla ricerca di scorciatoie e sotterfugi, con la speranza di diventare ricco senza saper fare nulla.
Gli stessi che – gira e rigira – finiscono col farsi fregare dai guru di turno.
Per chi ha un minimo di buon senso è invece abbastanza naturale comprendere che, per iniziare ad ottenere dei riscontri concreti con regolarità, sia strettamente necessario imparare prima il “come“.
Si tratta di imparare a studiare il calcio, mica di scavare in miniera 🙂
Quanta fatica potrà costare?!
Mezz’ora al giorno?
Un’ora?
Di certo non è un esame di Medicina all’università, ma nemmeno ti regalano i soldi.
Sport Trader lavoro e piattaforme: cosa è davvero automatico.
Prima di salutarci, un paio di ultime riflessioni.
In tutto ciò che abbiamo visto finora c’è una cosa che è, effettivamente, automatica.
E che può permetterti di risparmiare del tempo.
Come immagino saprai, le piattaforme per l’Exchange in Italia sono essenzialmente due:
Entrambe consentono di impostare degli automatismi sulle quote.
Ossia delle impostazioni automatiche che ti permettono di chiudere la giocata appena raggiungi la vincita desiderata.
Esempio.
Punti sulla vittoria di una squadra a quota 2.00, e vuoi bancarla non appena la quota scenda a 1.80.
Puoi farlo in automatico.
Così, se non puoi seguire il match, non perdi l’occasione che ti eri prefissato.
Questa è l’unica situazione in cui il termine “automatico” è reale.
Sul resto, mi sono già espresso.
Sport Trader Lavoro e verità: chi vive davvero “solo” di scommesse?
Sinceramente?
Nessuno!
Sebbene “vivere di scommesse” sia il sogno di tanti, è rarissimo trovare persone che vivano realmente “solo” di quello.
Intendo solo del ricavato delle vincite.
Chi lo dice, soprattutto sui social, è probabile che stia sparando una balla.
Penso infatti che – anche questa – sia una questione da chiarire una volta per tutte.
Altrimenti si torna al marketing ingannevole da cui abbiamo cominciato.
“Vivere di scommesse” significa campare solo dei soldi che si vincono scommettendo.
Fine.
Se invece hai:
- gruppi telegram con pronostici a pagamento;
- affiliazioni con i bookmakers che ti pagano per i clienti;
- corsi in vendita che insegnano a scommettere;
- ecc.
Non vivi di scommesse.
Magari vivi ANCHE di scommesse.
E non c’è nulla di male in questo.
La magagna nasce quando si vuol far credere agli altri che “vivo di scommesse” per influenzarli.
Per sembrare “di più” di quel che si è realmente.
Personalmente ti consiglio di avere una fonte principale di reddito, a cui affiancare il betting.
Magari fai investimenti sportivi, ma sei anche un architetto.
Oppure un commesso.
O il lavoro che preferisci.
Perché pensare di pagare il mutuo di una casa, o un affitto, veramente solo con le vincite delle giocate, creerebbe una fonte di stress inimmaginabile nel lungo periodo.
Il che non farebbe bene neanche alla lucidità che serve quando si scommette.
Servirebbe inoltre una copertura economica non indifferente, che permetta di sostenerti anche nei momenti in cui – inevitabilmente – qualche previsione andrà male.
Quindi penso sia opportuno vederlo più come una seconda entrata, che non come l’unico lavoro della vita.
Io stesso non vivo solo di ciò che vinco al gioco:
- ho un’azienda e un software;
- faccio consulenze private;
- ho scritto due libri sul betting.
L’ambiente lavorativo è sempre lo stesso, ma vivo anche di ciò che gioco, non solo di quello.
E deve essere così.
Perché quando ci sono da pagare gli stipendi di chi mi aiuta portare avanti l’intero progetto Stats4Bets, non posso dirgli “ti pago il mese prossimo, perché questo mese ho vinto di meno“.
Quindi fai le cose con testa e consapevolezza.
Sono certo che, con l’attitudine corretta, potrai toglierti delle soddisfazioni anche tu.
Un abbraccio
Alessandro Stats4Bets
E’ uscito TIPSTER ROBOT !
Il mio nuovo libro dedicato all’Intelligenza Artificiale per i pronostici sul calcio diventato subito Bestseller Amazon!
Stats4Bets in nessun modo vuole promuovere il gioco d’azzardo. Se sei minorenne, ti ricordo che scommettere per te è illegale. Se pensi di giocare a scopo di lucro, non sei nel posto adatto: io do suggerimenti per studiare le partite per divertimento e/o con piccoli budget. Giocare può causare dipendenza, se senti di essere troppo coinvolto o a rischio, ti consiglio di rivolgerti ad un centro specializzato.