Ludopatia sintomi e dipendenza: come evitare il gioco d’azzardo patologico.
Questo è un post leggermente diverso dal solito.
Solitamente mi occupo di tecniche & strategie utili ad un betting consapevole.
Oggi voglio invece parlare di:
- ludopatia;
- dipendenza dal gioco;
- gioco d’azzardo patologico.
Essere giocatori consapevoli, d’altronde, significa conoscere anche gli eventuali rischi celati dietro alle scommesse.
Mi sembra quindi opportuno, con la ripresa dei campionati maggiori, dedicare un articolo a questo argomento.
Prima di iniziare devo fare una doverosa premessa.
L’articolo è rivolto a chi ha iniziato da poco ad avvicinarsi a questo mondo.
Non sono un medico, uno psichiatra o uno psicologo:
- se pensi di essere affetto da una dipendenza, o conosci qualcuno che lo è, rivolgiti ad un centro specializzato.
Quelli che tratterò non sono consigli per chi soffre di ludopatia.
E’ solo la mia esperienza personale.
Il progetto Stats4Bets esiste infatti dal 2016.
Da quasi 10 anni, tutti i giorni, mi rapporto al gioco con analisi, statistiche e valutazioni.
Questo mi ha permesso di entrare in contatto, in varie forme, con migliaia di appassionati di scommesse.
Ho sentito storie, pareri e opinioni.
La stragrande maggioranza delle persone che ho conosciuto vive il betting in modo sano, come un divertimento consapevole.
Ma non per tutti è così.
Per questo mi impegno, da sempre, a far passare una corretta comunicazione a riguardo.
Ludopatia sintomi e significato: se il gioco non è più un gioco.
Iniziamo dal principio.
Cos’è la ludopatia?
La ludopatia, o gioco d’azzardo patologico, è una condizione psicologica caratterizzata dall’incapacità di resistere all’impulso di giocare.
E’ classificata, a tutti gli effetti, come un disturbo del controllo degli impulsi.
Chi ne soffre sente il bisogno, compulsivo, di giocare.
Il gioco diventa l’attività principale nella vita della persona.
Spesso infatti sostituisce qualunque altra forma di piacere e gratificazione.
Alcune tra le principali cause di ludopatia sono i giochi a premi che si svolgono attraverso “attività meccaniche”:
- gratta e vinci;
- slot machine;
- roulette;
- ecc
Alla persona coinvolta non è richiesta nessuna particolare abilità o interazione.
E’ sufficiente cliccare un bottone, o grattare un talloncino, per sperare in una gratificazione, un premio.
La soddisfazione che se ne ricava è si, economica.
Ma è anche, e soprattutto, emotiva.
Non credo sia una casualità che le slot machine abbiano musiche, colori e luci che simulano atmosfere festose:
- aumentano il senso di “felicità” (dopamina) provato dal nostro cervello.
E’ uno dei motivi per cui, nonostante proposte allettanti, non ho mai pubblicizzato attività relative ai Casinò.
Gioco d’azzardo patologico: le scommesse sono meno rischiose?
Assolutamente NO.
Le scommesse sul calcio, sui cavalli o su qualunque altro sport possono generare ugualmente dipendenza.
La differenza è che c’è una maggiore interazione:
- fare una schedina non è automatico come cliccare su una slot.
Questo, è bene ribadirlo, non mette al riparo da eventuali rischi di dipendenza.
Offre semplicemente un’opportunità:
- sviluppare consapevolezza nel darsi limiti e regole di buon senso.
Possiamo decidere un “confine” da non superare ancora prima di giocare la nostra prima schedina.
Gioco Responsabile: decidi in anticipo il budget a tua disposizione.
I soldi sono il punto di partenza.
Utilizza la funzione di limitazione del deposito presente su tutti i bookmakers.
Ti eviterà di cadere nella tentazione di ricaricare il conto se finisci il credito.
Altre considerazioni personali.
Decidere in anticipo il budget da dedicare alle scommesse è fondamentale per scongiurare di ritrovarsi in spirali negative.
Ho scritto una guida sulla giusta mentalità con cui affrontare questa scelta.
In breve il concetto si può riassumere in questo modo:
- usa esclusivamente soldi che puoi permetterti di perdere.
Per fare sì che il gioco resti solo un gioco, non si devono utilizzare soldi destinati ad altro (affitto, spesa, macchina, ecc).
Potrà sembrare banale.
Ma l’eccesso nel gioco si sviluppa anche a causa della volontà di recuperare i soldi persi.
Perché servivano per altro.
Deve essere come andare al cinema, o a cena fuori:
- alla fine della serata non ho l’ansia di recuperare i soldi spesi.
Le scommesse dovrebbero essere vissute allo stesso modo.
Sintomi della ludopatia: la frequenza con cui si gioca.
Un secondo aspetto, importante, è quello relativo alla “frequenza”.
Quanto stai giocando?
Ho conosciuto persone che fanno 10-15-20 schedine al giorno.
Tutti i giorni.
Non posso dire se fossero ludopatici o meno ma sviluppare una dipendenza, giocando così tanto, non è difficile.
Uno dei consigli che do sempre a chi utilizza il SuperFoglio è proprio questo:
- non giocare troppo.
Imparare a scommettere attraverso l’analisi dei dati e delle statistiche significa:
- filtrare le partite;
- ridurre le scelte;
- diminuire il numero delle giocate.
Ogni giorno ci sono decine, centinaia, di partite.
Non è pensabile giocarle tutte.
Attraverso l’analisi cerco – se ci sono – quelle più adatte per una, due, tre schedine al massimo.
Stop.
Poi mi fermo.
E non è detto che si possa farlo tutti i giorni.
Perché non è detto che, tutti i giorni, possano esserci le partite giuste.
Come evitare la dipendenza dal gioco: i miei auto-limiti.
Personalmente, in questi anni, ho sviluppato una serie di auto-limitazioni.
Mi hanno aiutato a diventare uno scommettitore consapevole, disciplinato.
Credo, ma è solo una supposizione, mi abbiano aiutato anche a migliorare i miei risultati.
Il primo limite che mi sono imposto riguarda i giorni di pausa.
Ormai ci sono partite 365 giorni l’anno.
Ma non si può pensare di scommettere ogni giorno:
- troppo stress fa perdere lucidità e capacità di valutazione.
Prima di tutto, non gioco se non trovo partite che reputo adatte.
Ho inoltre stabilito dei giorni fissi durante la settimana in cui, a prescindere, non gioco.
Salvo casi eccezionali, il lunedì e il giovedì non guardo neanche il pallone del mio cane.
In quei giorni i palinsesti sono infatti tendenzialmente più scarsi.
Inoltre, essendo vicini al weekend, stacco la spina: mi riposo prima, e mi riposo dopo.
So che qualcuno potrebbe pensare:
- stai giocando delle schedine, ti riposi da cosa?
Dallo stress.
Analizzare i dati, selezionare quelli che sembrano più giusti, scommettere, valutare se l’analisi è corretta, ecc.
Può non sembrare stressante a chi gioca 5€ il sabato con gli amici.
Ma, per chi lo fa in maniera più continuativa, è un fattore da non sottovalutare.
Ludopatia sintomi e significato: impara a vincere, e a perdere.
Altro aspetto che ritengo centrale è quello relativo alle nostre aspettative.
Bisogna imparare ad “accettare” quello che succede.
E a viverlo nel modo corretto.
Capita spesso di rapportarsi nella maniera sbagliata ad una schedina persa.
Si cerca immediatamente di recuperare.
Si rigioca subito.
Umanamente è comprensibile, ma è sbagliato.
Se oggi gioco due schedine e le perdo, basta.
Giocherò di nuovo un altro giorno.
Scommettere con l’ansia “da rivincita” non fa che aumentare le probabilità di perdere ancora:
- aumenta lo stress;
- si è meno lucidi;
- non ci si rapporta alla quota da analizzare ma si pensa a “quanto” dover vincere per recuperare;
- ecc.
E’ facile immaginare come questo ci metta in una posizione di svantaggio psicologico.
L’analisi dei dati dovrebbe invece essere asettica, priva di emozione.
Come evito questa ansia?
Rispettando la prima regola, ossia usando solo i soldi che posso permettermi di perdere.
Torno all’esempio del cinema.
Se spendo 20€ per una schedina, o se li spendo per andare a vedere un film, la devo vivere allo stesso modo:
- finito il film, bello o brutto che fosse, torno a casa e penso ad altro.
- finita la partita, vinta o persa, torno a casa e penso ad altro.
Il pensiero non può essere rivolto H24 alle schedine.
Ludopatia cause e soluzioni: anche il “vincere” va controllato.
Quello che farò ora potrà sembrare un ragionamento contorto.
Ma lo faccio con cognizione di causa.
Sono fortemente convinto che anche il “vincere” sia da tenere sotto controllo.
Per evitare la foga.
Vincere tre, quattro, cinque volte consecutivamente può farci credere che sia diventato facile.
Si pensa di aver trovato il “metodo perfetto”.
L’errore a quel punto è di usare più soldi di quelli che si dovrebbero.
Per incrementare velocemente la cassa.
Ma ricordiamocelo:
- vincere sempre è impossibile.
Quindi, prima o dopo, arriverà una sconfitta.
Saprò viverla serenamente se ho usato più soldi di quelli che avrei dovuto?
E’ sempre quello il fulcro.
Utilizzare il budget corretto rende il vincere e il perdere dei normali episodi da vivere serenamente.
Perché fanno entrambi parte delle scommesse.
Quindi, come nell’esempio precedente:
- gioco le mie due schedine;
- vinco, per oggi basta.
Altri modi per tenere sotto controllo l’euforia da vittoria?
Le pause.
Quando mi capita di vincere tante volte consecutivamente, faccio un giorno di pausa.
Sono accorgimenti semplici, ma utili.
Ne scrivo spesso anche nel mio gruppo.
Ludopatia cura e prevenzione: il gioco è solo un gioco.
Bene!
Siamo giunti quasi alla fine di questo lungo articolo.
Prima di salutarci, lo ribadisco:
- se pensi di averne bisogno, rivolgiti ad un centro specializzato;
- leggi le informazioni sul gioco responsabile di ADM.
Questo post ha come unica finalità quella di generare consapevolezza.
Soprattutto in chi ha appena iniziato, o si sta avvicinando ora.
Il gioco resta solo un gioco quando lo si vive nel modo giusto.
Come un divertimento responsabile.
Personalmente lo vivo così da diversi anni.
E conosco tantissime persone, la maggior parte, che lo fanno nella stessa misura.
Ma, purtroppo, esiste anche un rovescio della medaglia ed è giusto informarsene.
Vivi le tue schedine come un semplice divertimento.
Un abbraccio
Ale Stats4Bets
E’ uscito TIPSTER ROBOT !
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Stats4Bets in nessun modo vuole promuovere il gioco d’azzardo. Se sei minorenne, ti ricordo che scommettere per te è illegale. Se pensi di giocare a scopo di lucro, non sei nel posto adatto: io do suggerimenti per studiare le partite per divertimento e/o con piccoli budget. Giocare può causare dipendenza, se senti di essere troppo coinvolto o a rischio, ti consiglio di rivolgerti ad un centro specializzato.