Quote di apertura delle scommesse: l’utilità della Quota Iniziale (quota Vergine).

Il post di oggi è dedicato alle quote di apertura della scommesse, conosciute anche come quota iniziale o quota vergine.

Sono termini che sicuramente avrai già sentito, ma cerchiamo di capire come sfruttarle al meglio.

A fine articolo troverai anche un video con esempi reali.

 

 

 

Se sei pronto, iniziamo.

L’articolo è un aggiornamento al 2023 di un vecchio articolo pubblicato nel 2019.

Nelle prossime righe cercherò di fornirti delle chiavi di lettura interessanti riguardo questo concetto.

Le Quote di apertura delle scommesse sono le quote con cui i bookmakers “aprono” il mercato di una partita.

Cosa significa aprire il mercato?

Significa semplicemente iniziare ad accettare le nostre giocate.

Il bookmaker apre il mercato quando una partita in palinsesto diventa disponibile per scommettere.

La Quota di apertura è la quota che il bookmaker mette a disposizione prima ancora che venga puntato anche solo 1€ sul match.

Per questo si definisce vergine: perché non ha ancora ricevuto nessuna modifica dettata nè dal flusso di denaro nè da altri fattori.

Le variazioni di quota sono di due tipi:

  • dirette (quando sono volute direttamente dal bookmaker);
  • indirette (quando sono conseguenza del flusso di denaro a cui il bookmaker si adegua).

La Quota iniziale varia, da quando il mercato viene aperto e fino all’inizio del match, influenzata da questi due fattori:

  • volontà diretta del book
  • adeguamento al flusso di denaro.

Nei campionati principali, solitamente, i bookmakers aprono il mercato 15 giorni prima che si disputi il match.

Per campionati minori c’è meno margine: una settimana, a volte anche solo pochi giorni prima.

La data di apertura del mercato rappresenta il limite principale della quota vergine.

E’ importante studiare le Quote di Apertura delle scommesse?

Una risposta troppo semplicistica potrebbe essere semplicemente “si”.

Una più articolata e veritiera dovrebbe invece essere:

si, ma solo se messa in relazione con le altre due quote che abbiamo a disposizione“.

Ossia:

Studiare solo la quota iniziale significa non tenere in considerazione le variazioni del mercato.

Sarebbe come dire che non sono importanti i drop di quota.

Non solo.

Non mettere in relazione la quota iniziale con la Quota Reale Allibrata significa non dare importanza alle Value Bet.

Non possiamo conoscere il “valore” senza metterlo in relazione con la Q.R.A.

Insomma, per quanto utile, limitarsi a studiare solo le aperture può essere limitante.

Quali bookmakers producono le Quote di Apertura?

Prima di vedere come si trova e come sfruttarla facciamo un ulteriore chiarimento.

Non esiste una sola Quota Iniziale.

Ne esistono tante, una per ogni bookmakers.

Sono ovviamente quasi tutte simili tra loro, diversificate da pochi punti percentuale, ma ognuna è diversa.

E’ bene dunque, quando si studia una partita, effettuare l’analisi completa utilizzando come riferimento i dati forniti da un unico book.

Ti svelo anche un altro piccolo segreto, che molti magari ignorano.

Solo pochi bookmakers creano autonomamente la propria Quota di Apertura.

Da quel che so io, in Europa, gli unici ad operare in modo autonomo sono:

  • Bet365
  • William Hill
  • Sisal
  • Snai
  • Betfair

Tutti gli altri si adeguano alle loro, variando di pochi punti le quote offerte.

Ci sono poi i bookmaker asiatici, che rappresentano però un discorso a parte.

Come si trova la Quota di Apertura delle scommesse?

Questo è davvero facile.

Ci sono decine di siti che la forniscono gratuitamente.

I più famosi sono Odds Math o Odds Portal.

Ma ce ne sono anche altri.

Ti basta andare sul sito, scegliere la partita che ti interessa e passare sopra con il mouse alla quota che stai studiando.

Si aprirà un piccolo riquadro che indica la Quota Vergine di quel segno, il giorno e l’ora in cui è stato aperto il mercato.

Nella foto, ad esempio, vediamo che il segno 1 di Bologna-Roma del 22 Settembre 2019.

Era stato aperto il 3 Settembre alle 22:36 con Quota Vergine pari a 2,86.

Sempre nel riquadro ci appaiono anche tutte le variazioni più significative avvenute fino al momento in cui ho fatto lo screenshot.

Come vedi la quota era stata aperta ben 20 giorni prima!

Quote di apertura delle scommesse


** Aggiornamento Gennaio 2023 – Come utilizzare al meglio le Quota di Apertura delle Scommesse **

Per chiarire come utilizzare al meglio le Quote di Apertura ho girato un video.

Ci trovi degli esempi reali che ti permetteranno di approfondire nel dettaglio l’argomento.

Spero che l’articolo ti sia utile per i tuoi studi.

Un abbraccio

Alessandro Stats4Bets


Stats4Bets in nessun modo vuole promuovere il gioco d’azzardo. Se sei minorenne, ti ricordo che scommettere per te è illegale. Se pensi di giocare a scopo di lucro, non sei nel posto adatto: io do suggerimenti per studiare le partite per divertimento e/o con piccoli budget. Giocare può causare dipendenza, se senti di essere troppo coinvolto o a rischio, ti consiglio di rivolgerti ad un centro specializzato.

15 commenti su “Quote di apertura delle scommesse: l’utilità della Quota Iniziale (quota Vergine).”

  1. Ciao Alessandro e complimenti per tutto, dalla professionalità e trasparenza dimostrate alla grande utilità del tuo studio sul metodo.
    Sto leggendo ora il tuo libro, nel capitolo 3 scrivi che la quota vergine è la più vicina al pensiero del bookmaker e che potrebbe essere la più vicina alla realtà matematica del bookmaker. Concetti che anche in questo articolo del blog sono confermati.
    Sicuramente concordo sul fatto che la qv è un aiuto in più e non va santificata, non va usata come elemento singolo, tuttavia il dubbio che ho è il seguente: se per le competizioni principali la qv esce fino a 15 giorni prima, diciamo comunque 7/10 di media (oggi 4 dicembre su Oddsmath vedo che le qv di Juve-Torino di domani sono uscite il 23/24 novembre), mancheranno sempre i dati anche di 2 o 3 partite, perché in 10/15 giorni appunto se ne giocano 2/3 (intendo di campionato: le eventuali coppe non dovrebbero rientrare se si fa il picchetto, ma per il book possono comunque cambiare le cose: un infortunio, una sconfitta inattesa, una partita finita ai supplementari molto stancante…). Quota vergine, allibrata o no (nel libro scrivi che stati studiando come averla senza aggio), in questi casi penso che sia “incompleta”, non converrebbe forse usare la quota che il bookmaker propone fino a 2/3 giorni prima, così siano comprese nella statistiche le novità e gli “effetti” delle ultime partite ma non ancora gli effetti dei flussi di giocata, che ovviamente il grosso lo fanno a ridosso dell’evento?
    Grazie e a presto, sicuramente diverrò abbonato a Superfoglio 🙂

    Rispondi
    • Ciao, grazie del messaggio. Ci tengo a precisare che le mie sono tutte interpretazioni, non c’è nessuno che confermerà che è giusto oppure no perchè ovviamente quello che accade alle quote lo decide il bookmaker e ci non dirà mai quali sono le sue reali intenzioni. Però io penso studiando in questo modo ci si possa avvicinare ad interpretare il perchè di alcune cose. E poi da li ci si regola, abbinando ad altri studi come statistiche ecc. Ciao ale

      Rispondi
  2. Ciao Alessandro, innanzitutto complimenti per il post, è molto chiaro ed esaustivo.
    Volevo chiederti una cosa, esiste qualche piattaforma o servizio in grado di avvisarti del momento preciso nel quale un bookmakers apre una quota ?
    Saluti

    Rispondi

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