Nel post di oggi parliamo di quello che potremmo definire il Metodo della Quota a 1.50 .
Analizzando i dati del mio blog mi sono reso conto che tantissimi lettori ricercavano esattamente questa dicitura tra i miei articoli.
Ho pensato quindi che potesse valere la pena approfondire l’argomento.
Ci tengo a precisare che non ho chiamato io così questa strategia, ne saprei a chi attribuirla.
Semplicemente la uso da tempo, senza sapere chi sia il “padrone”.
Vediamo di cosa si tratta e perché può essere utile anche a te.
Nel caso in cui il Metodo non faccia al caso tuo, a fine articolo, troverai i link di due strategie semplici ma redditizie.
Il Metodo della Quota a 1.50: la soluzione migliore per giocare in singola.
Per comprendere del tutto le dinamiche di questa strategia dobbiamo prima fare un passo indietro.
Chi scommette in modo professionale, da sempre, gioca in singola.
Ancora prima che nascesse la modalità Exchange, lo scommettitore professionista, giocava in singola.
Il motivo è facilmente intuibile: perché è più facile vincere.
Chi mi segue da un po’ sa che lo dico da anni.
Il mio metodo di gioco prevede quasi esclusivamente singole.
Oppure, al massimo, i raddoppi.
Non è neanche un caso che i bookmakers ci offrano tantissimi bonus per le multiple, ma nessuno per le singole: amano i giocatori da “lenzuolo” perché sono quasi sempre perdenti.
La cosa importante da chiarire però è che, per quanto più facili da vincere, anche le singole hanno delle “regole”.
O meglio, se non proprio regole, delle linee guida.
Ed è da queste linee guida che nasce il Metodo della Quota a 1.50.
Scommettere in singola, infatti, non significa solo utilizzare un’unica partita.
Quell’unica partita deve anche rispettare degli standard.
Una quota a 1.30 sarebbe troppo bassa.
Dovremmo infatti utilizzare un budget eccessivo per avere un ritorno economico soddisfacente.
Allo stesso tempo però, una quota 2.00, sarebbe troppo alta.
La giocata avrebbe una difficoltà tale da mettere eccessivamente a rischio il nostro budget.
Ed è così che nasce l’idea della quota a 1.50.
Cercando il range con il miglior rapporto rischio/beneficio ci possiamo rendere conto che tra 1.50 e 1.70 otteniamo il massimo dalle nostre giocate.
Vediamo il perché.
C’è un buon ritorno economico.
Vincere una quota 1.50 significa generare un attivo di almeno il 50% sul giocato.
Gioco 10, vinco 15.
Ho un attivo di 5: il 50% del giocato.
Sottopongo ad un rischio calcolato la mia giocata.
La probabilità di vittoria di una quota 1.50 è del 66,6%.
L’operazione per individuare la probabilità di vittoria è 100 / quota.
(Ad essere precisi a questo punto si dovrebbe considerare anche la % di allibramento, ma il discorso diventa più complicato e ci sono articoli appositi per approfondirlo)
Tirando le somme dunque un guadagno netto di circa il 50% a fronte di una probabilità di vittoria di circa il 66% è uno dei migliori rapporti rischio/beneficio che possiamo considerare.
Così che nasce il Metodo della Quota a 1.50.
Come anticipato poco sopra in Stats4Bets crediamo tantissimo in questa strategia.
Non è un caso che il SuperFoglio offra tre opzioni diverse per ricercare questa tipologia di partite:
- Le singole proposte dall’Assistente Virtuale H24 – Bollamaker;
- Le singole proposte dalle schedine automatiche di Automatibet;
- I miei studi nel FightBet in cui ogni giorno cerco la mia singola.
Il Metodo della Quota a 1.50: ultime indicazioni.
Prima di chiudere l’articolo facciamo un piccolo recap di informazioni utili.
L’indicazione principale riguarda ovviamente il range di quota, consigliato tra 1.50 e 1.70.
So bene che la tendenza di ogni scommettitore è sempre quella di cercare la quota più alta.
Ma in questo caso non sarebbe un bene.
Il limite di 1.70 è un massimale che davvero raramente tocco.
Di solito preferisco fermarmi a 1.60 / 1.65.
Anche il limite minimo di 1.50 non andrebbe sforato di troppo.
Si può accettare 1.45, ma non scenderei oltre.
Per gli amanti dei raddoppi:
si può pensare di unire due quote 1.45 per ottenere la quota 2.10.
Importante indicazione sugli esiti da scegliere.
A questo punto ci si potrebbe chiedere: ok, ma che tipo di esito devo giocare?
Il discorso fatto finora vale infatti solo per le giocate sulla 1 X 2.
Posso cioè giocare un esito 1 a quota 1.50, o un esito 2 a quota 1.65.
Rientra nel metodo.
Non posso giocare una doppia chance 1X a quota 1.50 puntando contro la favorita del segno 2.
Va fatta anche un’altra distinzione.
Riguarda le quote di:
- Under – Over 2.5
- Gol – No Gol
Nel caso di questi due esiti il range di quota da prendere in considerazione è più “stretto” di quello sulla 1 X 2.
Per esperienza personale posso dirti che non dovrebbe superare quota 1.60.
Questo perché nelle giocate su Un-Ov e GG-NG la quota 1.70 non è assolutamente da considerarsi favorita.
E’ una quota neutra, troppo alta.
Per giocare su Over 2.5 e Gol il range di quota deve essere tra 1.50 e 1.60, strettissimo.
Questo quanto meno è quello che mi sento di suggerirti sulla base della mia esperienza.
Come sempre però, prima di iniziare ad usare soldi veri, è bene che tu faccia dei test “a vuoto” per imparare al meglio.
Nel caso in cui il Metodo della Quota a 1.50 non faccia al caso tuo posso suggerirti due strategie.
Sono più semplici, quindi hanno quote più basse.
Ma per iniziare a macinare qualche cassa sono sicuramente ideali:
Spero che l’articolo ti sia utile.
Un abbraccio
Alessandro Stats4Bets
PS: se ancora non l’hai fatto, scarica la guida gratuita BETTING FACILE.
Stats4Bets in nessun modo vuole promuovere il gioco d’azzardo. Se sei minorenne, ti ricordo che scommettere per te è illegale. Se pensi di giocare a scopo di lucro, non sei nel posto adatto: io do suggerimenti per studiare le partite per divertimento e/o con piccoli budget. Giocare può causare dipendenza, se senti di essere troppo coinvolto o a rischio, ti consiglio di rivolgerti ad un centro specializzato.
2 commenti su “Il Metodo della Quota a 1.50: la soluzione migliore per giocare singole o raddoppi.”